La leggenda del pianista su Istanbul

Davide Martello con il suo pianoforte davanti il mausoleo di Ataturk (fonte: europaquotidiano.it)

Davide Martello con il suo pianoforte davanti il mausoleo di Ataturk (fonte: europaquotidiano.it)

Al 17esimo giorno di rivolta, davanti il mausoleo di Ataturk è arrivato un pianoforte. Davide Martello, nato in Germania da genitori italiani, ha iniziato a suonare il suo piano, circondato da sempre più persone. Persino la polizia che, in assetto antisommossa, circondava il mausoleo, si è levata i caschi e si è rilassata. i video delle musiche suonate da Martello, Bella ciao, O sole mio, Imagine, sono stati postati su You Tube e hanno fatto il giro del mondo. Purtroppo la favola della musica che calma la violenza è durata poco: il 16 giugno, dopo aver attaccato la folla con lacrimogeni, la polizia ha requisito il pianoforte.

«Mi hanno tolto tutto, mi hanno tolto la voce. Non so dove sia finito il mio pianoforte». Così Davide Martello, tra le lacrime, ha commentato la scomparsa del suo piano. « Voglio solo far passare un concetto: «Just relax. Relax and love, and peace».